l’alba dalla “quasi” cima della Tofana di Rozes, splendide emozioni !
2 Ottobre 2018
Il bivacco Minazio e un gran bel trekking sul massiccio delle Pale
14 Ottobre 2018

Ci sono vie di roccia che negli anni hanno guadagnato una certa fama, vuoi per difficoltà , vuoi per difficile protezione della roccia, vuoi per spettacolarità dei tiri cruciali, vuoi per l’eleganza e per una serie di pregi generali della salita.  La Weissner Kees al Sass d’Ortiga è una di queste ultime, che tra le tante vie delle Pale di San Martino annovera un’eleganza sfacciata e sincera, una roccia incredibilmente appigliata , solida, proteggibile  , in un’ambiente che è un paradiso di roccia…insomma il connubio perfetto per una entusiasmante uscita in compagnia, questa volta condivisa con Riccardo.

L’avvicinamento è  lungo e faticoso, la sveglia suona alle 03:45 di notte e dopo l’arrivo al parcheggio alle 5:00 saliamo assonnati al rifugio Treviso per poi  addentrarci nel vallone delle Mughe,  un mondo incantato soprattutto se lo si percorre all’alba come noi , nel silenzio e nella contemplazione delle cime che si colorano con la calda luce del sole appena sorto,  ( noi abbiamo anche avuto la fortuna di vedere gli stambecchi )  .

 

 

Alba sulla Pala di San Martino

 

 

l’arrivo alla forcella

Dopo circa 2 ore di salita su mulattiera e una bella sudata si arriva alla forcella e da li comincia l’avvicinamento vero e proprio alla via. Un sentierino stretto e vertiginoso costringe alla cautela , e in corrispondenza di una gola profonda un cavo di ferro stile ferrata ti fa scendere in modo piu’ o meno agevole ( occhio a non smuovere sassi ) e risalire vertiginosamente per poi  proseguire verso la forcella di attacco della via. ( 45 minuti dalla forcella delle Mughe ).

 

Siamo quindi in procinto di partire per il primo tiro semplice . Comincia il bello fin da subito, la roccia dopo pochi metri fa assaporare la sua qualità fenomenale, il primo pilastrino scorre veloce, fino alla sosta dive Ric mi raggiunge…non è altro che l’attacco dello spigolo alto, una linea sospesa nell’abisso ,mai troppo aggettante, mai troppo psicologica , solo godimento puro che regala un’estetica scalata di soddisfazione che vorresti non finisse mai…complice la linea logica , siamo precisi con la tabella di marcia … snoccioliamo i tiri di corda uno dopo l’altro, senza neanche accorgercene.

Talvolta arrampicando da secondo mi stupisco della gradazione della via… “ si vero è 4° pieno…ma…caspita ci sono di quegli appigli …grandi come case…e solidi a  tal punto da far sembrare tutto di 3°” … per non parlare delle protezioni…in 300 metri di via non ricordo sinceramente quanti friend ho piazzato…1…2….fatto sta che le protezioni vengono pressoché sempre rimpiazzate da tonnellate di cordini piazzati qua e la su clessidre più  o meno grandi…della serie “ ok…ho messo quel cordino 5 metri sotto…vediamo dove potrei metterne un altro… ah ecco qua un’altra clessidrona atomica ” …quindi consiglio spassionato…di friend portatevene via ben pochi…anche perché sull’unico tiro di 5° pieno,  che a dire la verità mette un po’ di soggezione dato che è il penultimo della via e si che si arriva in ogni caso abbastanza stanchi dopo 3 ore circa si salita …in 20 metri ci sono ( a memoria ) 4/5 chiodi ben saldi…

Una via splendida quindi, che finisce velocemente…forse troppo…se non che, per noi va piu’che bene in quanto un bel temporale che si forma sulla valle del Vanoi ci fa correre non poco per evitarlo…fortuna vuole che si dissolve in breve, in ogni caso non è  mai bello sentire e vedere tuoni e fulmini e avere chilogrammi di ferraglia attaccata all’imbrago. L’unico consiglio che mi sento di raccomandare visto l’affollamento della via  è scegliere la giornata giusta ( come se fosse facile ) per scalarla , ad esempio un giorno infrasettimanale, come abbiamo fatto noi , trovandoci in 3 cordate , fortunatamente sparse in tutta la lunghezza dello spigolo che ci ha consentito in ogni caso di fare amicizia con due forti alpinisti sloveni e di gustarci i tiri senza patemi d’animo e traffico di corde…

 

vertiginose visioni

 

 

Ric mi raggiunge in cima , ma prima scende cautamente qualche passaggio atletico

 

 

felici in cima

 

stelle alpine

 

la splendida linea dello spigolo ovest