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Di ritorno da una nuova via di roccia vengo a riportarvi le nuove grandi emozioni vissute in alta quota, condivise con Francesco e Lorenzo.
Siamo saliti a metà settimana in Val di Fassa, precisamente al Passo Sella per affrontare lo spigolo nord del Pollice delle 5 dita del Sassolungo, una splendida e facile via di roccia che risale uno spigolo affilatissimo e molto panoramico. 
Le 5 dita sono un sottogruppo di guglie  racchiuso  tra la bastionata ovest del Sassolungo e la Est del Sassopiatto, si chiamano così in quanto hanno proprio la forma di un’enorme mano con 5 punte, il pollice è la prima cima a destra guardando da passo Sella. è un’inconfondibile e slanciato missile di dolomia alto circa 300 metri.  Arrivati al Sella prendiamo i biglietti per la cabinovia vecchia e lenta che porta direttamente alla forcella Sassolungo dove sorge il Rif. Demetz.
La forcella è un luogo veramente incantato, pareti a destra e sinistra che si innalzano quasi verticali verso il cielo , un’aria che spesso risulta fredda tanto da congelarti le mani anche in piena estate. Oltrepassando la forcella e scendendo verso nord si può raggiungere il bel rifugio Vicenza, e completare il giro del Sassolungo ( molto consigliato !!! ) , un trekking non troppo difficile e molto panoramico .
Noi però rimaniamo in forcella e con un avvicinamento di pochi minuti ci dirigiamo verso l’attacco della via del Pollice, percorrendo la traccia di ghiaie a sinistra del rifugio ( 5 min. all’attacco ) 

descrizione e foto di salita : 

1° tiro , La via  parte in corrispondenza di una placa appoggiata, spesso bagnata di 3° grado, ( salire a fianco di colatoio , io sono salito a sinistra, ) non facilmente proteggibile, ci sono 2 clessidre, ( io ne ho trovata solo una ) per poi percorrere una rapida fessura e uscire su una cengia detritica dove due chiodi con cordino evidenziano la prima sosta ( presente anche un rosario …… qualche preghiera non ci sta affatto male 🙂 )     (  30 m.  III )

 

il 2° tiro , Recupero Francesco e Lorenz che arrivano veloci alla sosta. Ora ci sleghiamo ( occhio !!!! )  e percorriamo la cengia di sfasciumi fino ad arrivare a una rampa di roccia un pò instabile dove facciamo sosta su uno spuntone, Francesco mi fa sicura e io salgo fino al filo dello spigolo a sinistra di un gendarme dove faccio sosta su uno spuntone ( la vera sosta è più in alto a sinistra percorrendo qualche metro sullo spigolo ma io mi fermo nella piccola frocella recuoperando i miei compagni ) .  ( 30 – 40  m. II, III )

Il 3° tiro,  ti apre le porta al vero e proprio spigolo , tiro semplice ma di vero godimento 🙂 , l’esposizione comincia a farsi sentire, la roccia risulta ottima, qualche chiodo di passaggio e protezioni veloci con i friends mi consentono di arrivare alla sosta cementata ( 1 chiodo ) dove mi assicuro e recupero i miei amici ! ( 30-40 m. III  chiodo , friends medi e piccoli  per proteggersi  ) 

Il 4° tiro è un pò strano, bisogna traversare a sinistra verso una lama staccata per poi salire su piccola fessura, discendere su canale e risalire su camino appoggiato , fino ad incontrare una grossa clessidra e uno spuntone dove ho sostato , tiro particolare, strano quasi da montagne russe, sali-scendi comunque divertente. Da qui si nota distintamente la via di salita, che corre sull’aereo spigolo MERAVIGLIOSO ! ( 30m. III, IV, friends , spuntoni e clessidre , OCCHIO AL CAMINETTO PRIMA DELLA SOSTA, QUANDO L’HO SALITO ERA UMIDO E NON E’ ELEMENTARE   ) 

Il 5° tiro,  segue ancora lo spigolo tagliente come un rasoio, largo il tanto che basta per scalarlo a destra e sinistra pinzando la sua linea magnifica, in particolare questo tiro presenta una prima salita verticale, che porta ad un ballatoio strettissimo che bisogna seguire quasi a carponi verso la seconda salita verticale che porta in sosta, con due cementati, (  30 m.  IV , IV+ )I tiri 6 e 7, sono fotocopia, sempre sullo spigolo, sempre su roccia magnifica, proteggersi su spuntoni e fessure con friends e clessidre con cordini, arrampicata dinamica che regala grandi soddisfazioni, a est cade a picco sulla forcella e il rifugio, a ovest un salto indefinito danno quel pepe alla salita che carica di adrenalina ! il tiro 7 è il tiro chiave, anche se le difficoltà rimangono non elevate,  ( 30m + 30 m. IV , IV+ )  soste cementate e sicurissime !

Il tiro 8 è l’ultimo e porta in vetta, sempre su spigolo e roccia magnifica, di difficile protezione ( io ho piazzato solo un friend giallo su lama buona ) porta direttamente alla bellissima cima su sosta caratterizzata da 2 clessidre e vari cordoni ! Recupero i ragazzi e festeggiamo in velocità la vetta, il tempo sta cambiando qualche nuvolone ci consiglia di scendere al più presto….

l’ambiente è meraviglioso Il Sassolungo, la Marmolada, il Sassopiatto ( in parte ) e la parete dell’indice …spettacolo dolomitico . !!!

DISCESA :

attrezziamo subito una doppia dalla sosta finale, utilizziamo la maglia rapida e scendiamo verso la forcella tra pollice e indice, NOI ABBIAMO SCALATO CON MEZZE CORDE DA 60 METRI, con una calata singola siamo scesi ad una terrazza di sfasciumi SOPRA ALLA FORCELLA, saltando l’ancoraggio intermedio ( utilizzato da chi usa corde singole ) discesa di circa 50 metri ! arrivati in terrazza tutti assieme, a ridosso della parete appena discesa corre sulla destra ( viso verso la parete di calata ) un canalino , lo si discende fino a trovare due ancoraggi e si prepara la seconda doppia , 30 metri , che porta sotto alla placca verticale, ancoraggio cementato sulla sinistra sotto la placca ( occhio a non mancarlo )dall’ancoraggio , calarsi con altra doppia di 50 metri sotto al palmo su sentiero segnalato con ometti, che si segue a sinistra ( viso a monte ) fino ad arrivare ad un punto molto esposto che cade a picco sul Demetz. ancoraggi nuovi su cementati e anelli inox. qui calarsi fino a terrazzamento con doppia di 50 metri fino a trovare ultimo ancoraggio adiacente a terrazzino sulla sinistra ( viso a valle )

Calarsi con ultima doppia fino alla base della parete con doppia da 50 metri !

in 3 ci abbiamo messo 1:45 h dalla cima, in due sicuramente la discesa impiega meno tempo…comunque discesa tutta in totale sicurezza e tranquilla, occhio solo ai sassi che possono cadere se ci sono altre cordate sopra di voi.

Arriviamo all’ultima doppia che comincia a piovere e sentiamo qualche tuono molto vicino, tutto ok comunque….arriviamo alla base che ha già smesso di piovere ( nuvola passeggera ) e scendiamo con le cabinovie al Passo .

Insomma, via molto consigliata e bellissima, siamo stati molto fortunati per due motivi particolari:

1 ) eravamo in 3 cordate distanziate in tutto lo spigolo ( la via gode di un affollamento incredibile , noi invece abbiamo arrampicato sereni e veloci senza mai trovare anima viva , CHE FORTUNA !!!! )

2) non abbiamo per nulla sofferto il freddo, e si che era nuvoloso !!! si stava bene con maglia tecnica e wind stopper, ma occhio a non sottovalutarlo !!! qui se tira vento si percepiscono temperature molto molto fredde…dopotutto la cima è a 2950m. !

voto alla via:               9/10
voto al panorama :     10 /10
voto alla compagnia : 20/10 hhahahah

in vista della meravigliosa guglia

la linea di salita è vertiginosa

primo tiro , placca !

esposizione in aumento

in cima

In discesa