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Di ritorno dalle ferie vi riporto l’esperienza di un trekking  che ci ha visti impegnati i primi giorni di agosto, una semplice passeggiata per difficoltà tecniche , anche se con dislivello ragguardevole e con tratti di sentiero un pò impervio ci ha permesso di salire al Monte Pavione dalla Val Noana ( Primiero )  .
Il Pavione è la cima più alta del gruppo delle Vette feltrine, una zona bellissima con innumerevoli escursioni affrontabili sia d’estate che d’inverno, noi l’abbiamo salito dalla parte forse meno frequentata. I versanti invece più noti e frequentati sono quelli che salgono dal passo croce d’Aune, verso il rif. dal Piaz.
Abbiamo lasciato l’auto nei pressi della val Noana, che si sale da Imer, salendo per il tortuoso canyon si incontrano una serie di gallerie ( 3 ) all’imbocco della terza galleria abbiamo parcheggiato l’auto nei pressi di uno spiazzo sulla destra dove sono presenti alcuni cartelli CAI. L’escursione si può “dividere” in 3 sezioni, la prima parte sale fino al rifugio Vederna, la seconda dal rifugio alla malga Agnerola e la terza che dalla malga si inerpica sul versante nord del Pavione fino al passo omonimo e prosegue in cima a quella bellissima e panoramica cima !
Si parte quindi !!! , i cartelli CAI danno tempistiche importanti ma noi siamo convinti e pronti fisicamente, la giornata sarà stabile e bella, partiamo senza forzare il ritmo, salendo il bosco e alzandoci subito di quota e passando qualche ponte di legno. L’atmosfera anche se in ombra e di mattina è calda e umida, una grande afa ci accompagnerà infatti tutto il giorno , purtroppo…. Saliamo decisi e fin da subito rompiamo il fiato il sentiero che seguiremo tutto il giorno sarà il n.736 , arriviamo in circa 30 min alla strada che sale al rifugio Vederna dalla frazione Cappuccetto Rosso ( Imer ). ora la strada , che rimane sempre nel sottobosco ) è asfaltata per qualche centinaio di metri e sale con pendenza costante fino a una spettacolare cascata , dove si impenna e prosegue in una sorta di canyon, luoghi molto belli di indiscutibile fascino , completi anche di cartelli informativi che spiegano la storia e le usanze.

Continua la salita che sempre costante ci porta nei pressi del pianoro nei pressi del rifugio Vederna, il bosco si dirada , la strada spiana e ci troviamo di fronte una conca erbosa bellissima alle pendici del Pavione, con qualche casa estiva e il rifugio stesso nei pressi di una chiesetta…BELLISSIMO !!! , al rifugio ci fermeremo al ritorno, ora dopo una pausa “tecnica” saliamo ancora nel sottobosco verso la Malga Agnerola che raggiungiamo dopo circa 30 minuti di ascesa… Dalla malga si intuisce che la via di salita solo ora inizierà a farsi seria, siamo di fronte infatti al versante nord del pavione e un pendio costeggiato dal bosco sale ben visibile fino alla fascia di rocce terminali del monte, per poi deviare verso destra ( ovest ) e raggiungere il passo del Pavione.

Partiamo di gran lena, la stanchezza sta per entrare nelle gambe, noi concentrati saliamo e affrontiamo il pendio…questa parte ci ha un pò destabilizzati, il sentiero corre infatti sono all’erba alta, e non vi nascondo che la paura di fare brutti incontri magari con vipere & co. era bella presente…non chè buona parte del sentiero l’abbiamo trascorsa con calabroni, mosche, vespe e api…non il massimo insomma….comunque sia questa sezione è relativamente breve, l’unico consiglio è magari battere con forza i lati del sentiero e sperare di non incontrare qualche bestia pericolosa…

Finalmente dopo circa tre ore e mezza di salita arriviamo al passo del Pavione, sella erbosa bellissima e ventosa, i panorami si aprono verso i 4 punti cardinali anche se ad est siamo ancora ostruiti dalla mole del monte che stiamo salendo…manca poco alla cima, la vegetazione scompare lasciando il posto al paesaggio lunare delle Feltrine. Saliamo fino all’anticima, per poi proseguire sulla cima vera e prorpia…l’altimetro segna 1595 metri di dislivello…siamo arrivati….grande soddisfazione…spettacolo meraviglioso , peccato solo per l’afa che non consente una visuale limpida sul panorama che sarebbe incredibile…