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Nuova salita in ambiente nei giorni scorsi, una salita che inaspettatamente si è rivelata molto  più difficile delle previsioni iniziali, ma la montagna è anche questo e l’alpinismo invernale richiede uno sforzo neanche  lontanamente paragonabile per certi versi a quello estivo. Non a caso penso sia stata tra le uscite più dure mai affrontate 🙂  La nostra idea è quella di salire il monte Carega tramite il sentiero 108 denominato “delle creste”, un sentieromeraviglioso che con un sali-scendi ripercorre una serie di cime per poi arrivare in vetta a questa montagna simbolo delle Piccole Dolomiti Vicentine/Veronesi.

Il 108 è percorribile comodamente nel periodo estivo, i sentieri sono semplici anche se l’accesso può risultare un pò faticoso in quanto per approcciare al filo di cresta bisogna salire di quota tramite un vajo, chiaramente in inverno con la neve il percorso non è intuibile e di certo non risulta più facile… Della partita questa volta ci sono Riccardo e Simone, loro il 108 l’avevano già fatto tempo fa, ma le condizioni erano diverse , poca neve e sentiero visibile…una bella passeggiata insomma… non sanno invece ( non sappiamo per meglio dire  ) che quest’oggi la passeggiata si tramuterà in salita alpinistica :)…ma andiamo con ordine…

Partenza da Padova ore 04:00 destinazione Giazza ( Vr ) arrivo a destinazione ore 05:30  (  può sembrare da pazzi ma… solo a fine giornata capiremo che eravamo già in ritardo dalla partenza ) presso il rifugio Boschetto dove ci prepariamo. La strada ha ancora neve in abbondanza…prepariamo gli zaini, immancabili ramponi e piccozza , siamo quasi sicuri che serviranno ( scelta corretta ) e ciaspole al seguito. nel frattempo albeggia…di già…pensiamo…speriamo che la neve tenga…( non sarà così) . Cominciamo a salire la strada e in una buona mezzora siamo al Rif. Revolto, proseguiamo verso il Rif. Passo Pertica belli veloci , complice il fatto che la neve è compattata dalla notte “fredda”…sono le 7:00 siamo Pertica e indossiamo subito ramponi e piccozza, cominciamo a salire il vajo posizionato a ovest, la neve dura ci rende la vita facile, saliamo subito di qualche decina di metri , una vera goduria, i ramponi con solo le punte ben salde e la picca a darci ancora più sicurezza, saliamo veloci e sicuri , scaldando subito i polpacci… dopo poco siamo baciati dal sole, non ci aspettavamo che sorgesse così presto, ma dobbiamo salire… arriviamo ad un punto panoramico e all’orizzonte vediamo tutto il gruppo del Brenta, la giornata è bellissima, purtroppo in pianura insiste una fitta nebbia…qui invece siamo in paradiso…aria pulita e spettacolo da “alta montagna”…continua la salita…  scavalchiamo il primo pendio e scendiamo nei pressi di un vallone che illuminato dal sole è formato da una neve incosistente…da qui n poi la gita comincia a trasformarsi in una vera battaglia di fatica ma anche di grande soddisfazione. Attacchiamo il vallone in diagonale, la neve fino al ginocchio ci fa sudare un bel pò…siamo carichi dei nostri zaini, io ho la reflex oltretutto che al collo pesa e si fa sentire…ci alterniamo a fare traccia ma non è facile salire. stringo i denti…spero che la salita finisca presto.

Ai margini del pendio vediamo correre 3 camosci…pare incredibile come possano “volare” su una neve del genere..ci fanno una rabbia…dopo l’attraversamento del pendio ci fermiamo…sosta tecnica e qualcosa da mangiare…siamo quasi in vista della prima cima della giornata…CIMA TIBET...

dopo la sosta decidiamo di salire dritti il pendio sopra le nostre teste..che diventa quasi verticale ma essendo all’ombra speriamo sia ancora freddo il tanto che basta per salirlo in velocità su neve dura…E’ COSI’…e saranno 20 minuti di puro godimento…con i ramponi a darci una sicurezza tale da salire veloci conficcando la picca nella neve per darci un appoggio…solo questi minuti meritano tutta la fatica fatta fin d’ora…che gioia….

Arriviamo in cima Tibet e con felicità ammiriamo il panorama dopo le strette di mano per il raggiungimento della prima cima di giornata…un sorso di thè…e poi di nuovo in marcia…la strada è lunga e il filo di cresta ci attende…la linea è meravigliosa…la traccia c’è..insomma cosa chiedere di più ?  dopo circa 30 min. approcciamo alla vetta della cima della Madonnina…proseguiamo cercando di aumentare il passo..ormai sono le 11 passate…molte ore sono passate dalla prima salita…

Finalmente svalichiamo anche la terza cima…siamo in prossimità del rifugio Fraccaroli…ma prima dobbiamo affrontare un insidioso passaggio in discesa…con ghiaccio e rocce…è l’ultimo salto prima di arrivare al rifugio.

Spettacolare veduta…stanchezza infinita ( parlo per me ovviamente )…siamo al Rifugio Fraccaroli al Carega…in mezzo a minimo 50 skialper…ci sentiamo un pò fuori luogo ad avere le ciaspe dietro lo zaino…ad ogni modo con ultimo sforzo raggiungiamo la cima ( affollata ) e dopo due foto di vetta…di nuovo al rifugio a rifocillarci…ore 13:00…

ANCHE OGGI LA CIMA E’ STATA RAGGIUNTA..

mi piace guardare a questa bella avventura come ad un grande insegnamento che la montagna ti può dare…la “via delle creste” l’abbiamo scartata poche settimane fa per la neve pericolosa tornando a casa ma mantenendo il sogno di salirla quanto prima…la montagna…se non si ha la mente annebbiata dalla “fame” di vetta, tante volte i segnali li dà…bisogna solo avere pazienza e se il segnale che ti arriva ti fa dubitare…perchè rischiare ? come molti dicono e sponsorizzano…in montagna bisogna saper rinunciare e bisogna temerla ! …e credetemi quella di qualche settimana fa non è stata la prima rinuncia…e senz’altro non sarà l’ultima…l’importante è saperlo fare…l’importante è avere paura e tornare a casa…prima o poi la montagna di apre le sue porte…e rinunciare una volta per poi vivere giornate come questa…beh…ne vale sicuramente la pena
purtroppo gli impegni sono sempre molti e gli articoli nel blog sono stati rimandati periodicamente anche causa meteo e uscite sbagliate, spero nei prossimi mesi di riacquisire una cadenza “degna” di un blog che, anche se non sembra, richiede sempre molto tempo e dedizione.
Per l’estate ci sono in cantiere grandi progetti..speriamo che tutto proceda come deve andare
grazie a tutti e buona montagna

 


 

 

primo sole

troppo caldo…facciamo traccia

ultime rampe

 

splendidi panorami