Arrampicare sulle torri del Vajolet è sempre un’emozione unica, sei vicino ai rifugi ma sei in una sorta di universo parallelo, vedi i trekkers in lontananza che assomigliano più a delle formiche, ma non senti nulla, solo il vento che ti culla i pensieri, non fai altro che pensare alle capacità straordinarie dei primi scalatori che hanno affrontato queste splendide guglie..una cosa indescrivibile pensare che Stabeler e Helversen la salirono nel 1892… si ! avete capito bene …più di 125 anni fa… molto spesso capita che in dolomiti si scali letteralmente nella Storia dell’Alpinismo e questo ne è un esempio chiaro… mentre arrampico il famoso camino/diedro della “candela” mi domando come diamine siano stati in grado di farlo la prima volta… La via regala vere emozioni non appena si affrontano le lunghezze centrali, quando ci si alza di quota e il panorama si apre in tutte le direzioni dal Catinaccio ( e la sua parete nord ) , alle Torri Settentrionali , al Catinaccio d’Antermoia, al Larsec e via più in fondo le Pale di San Martino e la Marmolada…insomma si è avvolti in un universo di roccia veramente speciale.
La mattina di domenica ci regala questo sogno , senza una nube in cielo, è una gioia arrivare in cima in perfetto orario alle 10:30 da soli…togliersi le scarpette e sedersi sul piccolo ripiano roccioso che sembra fatto apposta per contemplare il paradiso tra una foto e l’altra…pura magia.. Sono le 11:00 quando decidiamo che è ora di “levare le tende” e predisporre le doppie di discesa, noi abbiamo optato per la discesa dal lato sud ( quello che guarda al Re Alberto I ) utilizzando le solide soste della via Emmerich.
Dopo le calate in doppia in cui tutto fila liscio senza intoppi siamo di nuovo alla base della parete a farci le congratulazioni, una bellissima e rilassante giornata in montagna…non potevamo chiedere di meglio.
Torniamo al Re Alberto I a recuperare mio fratello e scendiamo stile “bob” sulle lingue di neve verso il Vajolet, e poi di corsa al Gardeccia dove ci aspetta un meritato pranzo e una bella birra !! 🙂 .
Ringrazio Simone e Vittorio, validi compagni di arrampicata e simpatica compagnia durante il week end , ringrazio anche mio fratello che nonostante non sia stato nei nostri nella scalata ci ha aiutato nella logistica trasportando acqua e viveri per l’intera uscita.
Ringrazio inoltre lo staff di quel rifugio paradisiaco che è il Re Alberto I, sempre disponibile nelle comunicazioni e negli aggiornamenti sulle condizioni delle vie e di accesso al rifugio. GRAZIE !
Alla prossima
Andrea
si sale al tramonto
la notte incombe
l’alba
l’attacco della via, tra la winkler e la stabeler
in cima
calate