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Approfittando di questa primavera senza una minima possibilità di andare sulle amate montagne, causa impegni familiari e di lavoro e non ultimo visto il tempo veramente poco clemente , torno sul sito a raccontare con parole ed immagini una bellissima giornata di arrampicata ed amicizia passata tra le fantastiche quanto selvagge crode del gruppo delle Pale.

L’idea era quella di portare Simo a degustare la splendida roccia che contraddistingue quasi tutto il gruppo, e di farlo percorrendo una via non eccessivamente difficoltosa , sia in termini di impegno fisico che psicologico.

La scelta ricade sul “Diedro Franceschini alla Croda Paola” una piccola anticima della più imponente Croda della Pala , nella zona della val dei Cantoni (la valle che da accesso alla via normale della cima più alta del gruppo, la Cima Vezzana come anche per la via normale di salita e discesa del Cimon della Pala e della ferrata Bolver Lugli ) le svariate volte infatti che ho percorso il sentiero 716 mi ero sempre chiesto se c’erano vie che correvano sulle pareti di questo fantastico catino naturale affacciato a sud sul bellissimo e lunare altopiano delle Pale di San Martino.

Ebbene ! di vie ce ne sono e non poche , tutte sicuramente meritevoli di una salita !

partiamo da San Martino con la prima luce del giorno, ormai siamo alti quando il sole bacia la catena dei Lagorai

Partiamo da San Martino di Castrozza attorno alle 5:00, il cielo si sta schiarendo , noi sapendo che ci attendono ben 1100 metri di dislivello per arrivare all’attacco della via ci mettiamo in marcia di gran lena ! si sa…l’alpinismo è fatto di levatacce e grande fatica…ma poi quasi sempre scegliendo con cura itinerari corretti, tutto ( o quasi ) viene ripagato ampiamente. Zaini in spalla percorriamo in salita la pista da sci alpino, e come di consueto gli incontri non si fanno attendere con un bel capriolo che vedendoci sobbalza dalla paura e scappa in mezzo ai mughi ! tutta la valle per fortuna è ancora avvolta nel silenzio della mattina..noi arriviamo alla stazione del Col Verde…il sole sta per colorare le cime dei Lagorai…dopo una pausa tecnica si riparte !

vista verso il Cimon della Pala
uomo e montagna…

dopo qualche centinaio di metri in salita finalmente imbocchiamo sulla sinistra una deviazione del sentiero ( non saliremo infatti al rifugio Rosetta ) …questa deviazione segnalata con bolli rossi porta direttamente al Passo Bettega circa 2600 metri nei pressi dell’attacco della “nostra” via. saliamo costanti e veloci , il sentiero in qualche tratto è un pò pericoloso ed erto , si vede che non viene percorso molto durante l’estate, vuoi per ripidezza del tragitto vuoi per la scadente qualità della roccia cerchiamo di togliercelo velocemente dai piedi. Tutto sommato arriviamo al passo in orario ! sono circa le 7:30.

splendidi scenari vero il passo Bettega ! sembra di toccare le crode con un dito
quasi arrivati al passo volgiamo lo sguardo verso la strada appena percorsa

L’attacco della via si trova ad est , poco sotto il passo, dobbiamo scendere il sentiero, attraversare un ghiaione, cominciare a tagliare a sinistra per arrivare a ridosso della parete giallastra uniforme. Con un pò di ricerca notiamo l’attacco , e a 10 metri scorgo un chiodo piantato nella roccia…siamo giusti…ci prepariamo di tutto punto e cominciamo a salire…Primo tiro semplice ed appoggiato …la roccia sembra buona e ben appigliata …arrivo in sosta e recupero Simone che mi raggiunge in un battibaleno…

verso l’attacco

Il secondo invece non è altro che una sorta di trasferimento alla seconda sosta sotto ad un diedro ( termine tecnico che sta a significare che la roccia si apre in una sorta di “libro naturale ” o se volte una “V” ) in questo preciso istante il panorama si apre meravigliosamente intorno a noi…la via è chiara ed evidente…la linea è logica…la giornata calda e tranquilla..insommail solito spettacolo…proseguiamo belli carichi nello spirito.

Simo mi raggiunge alla seconda sosta…il panorama è strepitoso…in fondo la Pala di San Martino e la Fradusta !

Proseguo sul terzo tiro…la guida mi dice di stare sulla sinistra del dietro sopra le nostre teste…e che spettacolo di tiro ! 35 metri di pura dolomia stupenda ! saldissima con tantissimi appigli e molto facile da scalare…si protegge benissimo su clessidre e friends…orgasmica ! arrivo in sosta stra contento..so che anche Simo si divertirà da matti a scalare quella parete !

verso gli utlimi tiri della via , che percorrono il diedro a sinistra della foro

Dalla sosta si prosegue a destra su un altro bellissimo e semplice diedro…tutto di quarto grado per poi giungere in vista dell’ultima parte della via ! ormai anche la valle dei Cantoni è gremita di trekkers e “ferratisti”..qualcuno si ferma a scrutarci con i binocoli…se penso a quando ero piccolo e pensavo che le ferrate fossero una gran figata..on avevo ancora toccato con mano la bellezza, la libertà e il senso di appagamento che dà l’arrampicata…neanche minimamente paragonabile ad un cavo di ferro ancorato alla roccia.

uno sguardo alle pareti giallastre del sottogruppo del Nuvolo

siamo in perfetta tabella di marcia, il tempo è stabile..siamo tranquillamente ancorati alla sosta prima di intraprendere quindi gli ultimi , estetici tiri di questa bella via ! Parto nuovamente da primo e deviando a sinistra imbocco un diedro dalle forme perfette…un cordino bello grosso si nota a metà della parete , si ! …mi dico…. siamo sulla via corretta ! attacco il diedro…in spaccata facendo leva con le gambe e sfruttando l’aderenza delle scarpette percorro 20 metri splendidi con un’esposizione strepitosa…ad un certo punto mi fermo con le gambe divaricate e guardo verso il basso…l’ultima protezione è a circa 8 metri ….ehm….meglio uscirne il prima possibile ! con un ultimo balzo mi metto in sicurezza poco dopo il diedro ed esco veloce ! siamo quasi in cima ! Recupero Simo e dopo qualche battuta sulla bellezza della linea lascio a lui l’ultima lunghezza della via…non ci pensa due volte a prendere le “redini della cordata e partire in un batter d’occhio verso la cima che dista circa una 20ina di metri ! …quando sento forte e chiaro un ” ANDRE MOLLA TUTTO !!! ” capisco che la via è completa…parto e lo raggiungo …ci attende una stretta di mano ed un abbraccio.

verso la cima , Simone fa strada !

nel frattempo il sole è stato coperto da una spessa coltre di nubi ! dopo un piccolo spuntino cominciamo la discesa lungo la via normale, che si sviluppa a ovest, dal lato opposto rispetto alla linea di salita appena affrontata …nulla di complicato per carità ma occhio perché anche qui la compattezza della roccia lascia molto a desiderare e le varie tracce possono trarre in inganno…facciamo grande attenzione fino ad intercettare finalmente il sentiero della mattina…!

dalla cima della croda Paola…la via normale si sviluppa sulla destra fino ad intercettare il sentiero e tornare al passo Bettega !

anche questa volta tutto filato liscio …una bella avventura…un ambiente da favola…la compagnia di un amico…non posso chiedere di più a questa giornata… comiciata alla grande e finita ancora meglio ! Grazie Simo !

al ritorno ci aspetta una birretta al rifugio Rosetta…peccato però che sia invaso stile lido di Jesolo a ferragosto quindi senza troppi pensieri ce la diamo a gambe e in un paio d’ore siamo di nuovo alla macchina !