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Se avete poco tempo a disposizione, quest’ultima escursione potrebbe fare al caso vostro…la Valbelluna regala grandi paesaggi e altrettanti itinerari di vasto respiro…questa valle solcata dal fiume Piave delimita a sud il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e collega Belluno a Feltre…alla sinistra orografica del fiume sorgono le prealpi trevigiane , alla destra del fiume invece la relativa piana della valle viene interrotta da montagne con prominenza decisamente interessante…Una di queste è la meta di quest’ ultima escursione …il monte Pizzocco…

C’è poco da dire sulla “montagna dei Feltrini”, che con la sua forma caratteristica domina il paese di Santa Giustina a sud e proietta la vista verso le più alte cime dolomitiche a nord…una montagna che all’apparenza inganna data la sua vicinanza alla “civiltà”…non è infatti una cima semplice…vuoi per il dislivello che si deve affrontare, vuoi per la parte finale dell’ascensione che presenta qualche piccolo passaggio esposto…è comunque una cima da gustare e assaporare…e se io l’ho trovata magica in una giornata uggiosa immerso nelle nuvole mattutine, non oso immaginare la bellezza dei panorami che si possono godere da quassù in una giornata limpida… magari in autunno con i colori del bosco che si accendono e a valle le nebbie creano scenari magici ..chissà…forse una nuova puntatina la faremo in futuro…

Lascio l’auto nei pressi della graziosa chiesetta della frazione di Roncoi …sebbene si possa salire più a monte voglio aggiungere un pò dislivello alla gita odierna . ( La strada porta al parcheggio per il rifugio casera Ere, ma il sentiero si può imboccare poco dopo la chiesetta ) …

La traccia del sentiero nr. 851 parte fin da subito ripida e si immerge in un bosco silenzioso..sono le 7 di mattina e nei paraggi c’è veramente poca gente ( due ragazzi dietro di me di qualche decina di metri e un signore poco sopra ) …seguo le indicazioni per il bivacco Palia, che sorge a circa metà del versante di salita…lo visiterò al ritorno in tutta tranquillità, ora l’obiettivo è salire veloci e senza soste…Lo zaino è rimasto a casa, oggi solo uno zainetto leggero da trail running, qualche barretta, e circa 2 litri di acqua per cercare di fare un pò di allenamento godendosi qualche bello scorcio selvaggio di questo angolo di Parco di dolomiti Bellunesi.

Poco dopo una difficile rampa che non molla mai, il sentiero concede una piccola pausa con un falso piano a mezza costa sempre all’ombra del bosco…in qualche punto è munito di corda metallica per agevolare gli escursionisti un pò sensibili all’esposizione ma…a parte questi piccoli passaggi è veramente un sentiero privo di pericoli..

in salita sulle rampe iniziali
il panorama comincia ad aprirsi sui versanti circostanti
qualche passaggio atletico…ma nulla di cui preoccuparsi

Speravo nel frattempo che la nebbia si diradasse ma rimango deluso…anzi peggiora…salendo di quota noto che la cima rimane sempre coperta senza rivelare la sua bellezza…continuo comunque a salire senza fermarmi…dopo essere arrivato al bivio che devia a sinistra per il bivacco Palia…io seguo dritto sempre in salita verso la bellissima Forcella Intrigos ( 1760 m. circa )

Dopo un zig-zag molto faticoso arrivo finalmente alla forcella che regala un panorama straordinario…il Pizzocco si scopre dalle nuvole per qualche minuto e fortunatamente posso ammirarne la sua parete nord est…un muro di 600 metri verticale che fa sognare qualsiasi alpinista.

alla forcella Intrigos con il Monte Pizzocco in secondo piano

Dopo una doverosa pausa rifocillante seguo il sentiero in direzione della via normale di salita..la traccia compie un ampio semicerchio mantenendosi sotto alla fascia rocciosa della cima sempre seguendo dei pascoli leggermente in pendenza…La meteo mi fa ammirare per qualche minuto qualche scorcio sulla val Belluna e a nord sulla selvaggia Val Falcina che porta lo sguardo fino al lago de Mis…

paesaggi selvaggi…le nuvole ogni tanto diradano

Finalmente arrivato ad una nuova forcella che provvista di segnaletica indica il sentiero per la via normale alla mia destra…io salgo con decisione e poco dopo, i pascoli lasciano spazio agli sfasciumi e alle rocce…arrivati ad un traverso poco sotto al corno roccioso del Pizzocchetto si segue una cengia esposta ( qui prestare particolare attenzione, io l’ho affrontata con la neve ) dopodiché si è poco sotto alla cima…e si risale la cuspide rocciosa…

la cengia esposta con il traverso di neve affrontato poco prima

Tra qualche risalto roccioso e qualche zig zag il sentiero dopo circa mezzora di salita deposita alla croce di vetta che però non si trova sulla cima della montagna…è infatti all’inizio di un anfiteatro che come una mezzaluna conduce alla vetta vera e propria…l’ambiente è super…peccato come già anticipato poco fa per le nuvole che obbligano lo sguardo…di tanto in tanto si diradano ma oltre alla cima non si vede granché…mi siedo e mi riposo…sono circa 1400 i metri di dislivello quelli appena affrontati…per fortuna lo zaino leggero ha risparmiato gambe e spalle dandomi la possibilità di gustarmi appieno “l’allenamento”…non mi resta che sedere e ascoltare il silenzio della montagna mattutina…un silenzio che bisogna vivere ogni tanto per riportarsi in pace con la Terra…

in cima…purtroppo nella nebbia…

Dopo circa mezzora di pausa comincio la discesa, proprio nel momento in cui la cima comincia a popolarsi di escursionisti..scendo veloce di mezza corsa fino al bivio e prendo il sentiero di destra per andare a visitare il bivacco Palia che raggiungo dopo un’altra mezzora attraversando un sentiero ben segnato. Una foto al bivacco , una barretta e via giù nuovamente in velocità verso l’auto che raggiungo di li a poco…

il grazioso bivacco Palia

Finalmente raggiunta l’auto mi ritengo soddisfatto della gita..un ottimo allenamento per le gambe e il fiato…devo dire che fare questi tour veloci sulle vette da tutto un sapore differente alle gite...è vero non sarebbe l’ideale salire in alta montagna vestiti leggeri se con poco abbigliamento ma è anche vero che se si pianifica adeguatamente l’escursione la montagna può diventare una palestra straordinaria , sempre e comunque portandole molto rispetto e non pensando di essere in un parco giochi…

a presto per le prossime escursioni

A N D R E A