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Dopo due mesi di stop forzato alle escursioni e all’attività in montagna, finalmente si ritorna sulle “terre alte” , un’occasione quindi per ritrovare e ritrovarsi un pò di pace interiore e di senso di appartenenza alla natura che tanto ci è mancata. La forma fisica , sebbene qualche sessione di allenamento “a secco” non è che sia delle migliori, quindi decido di scegliere una cima abbastanza semplice per cercare di fare qualche bella foto all’alba ! la scelta ricade sulla bella cima della Rocchetta di Prendera ( 2497 m. ) , cima rocciosa che si eleva a Nord del Pelmo, dietro al Col de la Puina ( oggetto di escursione qualche mese fa ) , cima più alta dell’omonimo sottogruppo, che a nord sale dolcemente dal versante del lago Federa , invece a sud cade a precipizio verso proprio il Pelmo.

Sebbene siano comunque 900 metri di dislivello positivo , conto sul fatto che la salita sia regolare , dopotutto se salirò di notte avrò il tempo necessario per le dovute soste e per gustarmi un pò di cielo stellato , o così almeno spero. Arrivo al parcheggio da dove parte il sentiero per il rifugio città di Fiume verso le 20:00 di sabato, ceno velocemente e quando sono le 21:00 circa mi corico in auto, la sveglia è fissata per le ore 01:30 di notte….

Sono le 01:00 e vengo svegliato dalle prime gocce di pioggia…purtroppo…attendo qualche minuto ma la pioggia si fa sempre più insistente, decido quindi di posticipare la partenza alle 02:00…

Finalmente all’1:45 la pioggia smette di cadere e allora con calma mi preparo di tutto punto e comincio a salire , da solo, nel mezzo del bosco che precede il rifugio…si…non nego che salire di notte un bosco in mezzo alla nebbiolina e per di più da soli non è la cosa più tranquillizzante che si possa fare…:)…ma mi faccio coraggio. 😉

Dopo mezzora però ….e proprio nei pressi del rifugio stesso, un nuovo acquazzone mi sorprende…sono ormai le 03:00 di notte e sono molto perplesso sul da farsi , la pioggia cade copiosa, aspetto 5 minuti sotto alla tettoia del rifugio e poi a malincuore decido di scendere…non vale la pena proseguire oltre , da qui in poi non avrei alcun riparo, e se mi cogliesse un temporale la situazione potrebbe degenerare…sono nuovamente all’auto alle 04:00…mi corico…sconsolato !

Aspetto la mattina, alle ore 07:30 mi sveglio con l’arrivo delle prime auto in parcheggio , mi alzo, faccio colazione e decido di ripartire alla volta della Rocchetta, se non altro per cercare di capire le difficoltà del percorso , nell’eventualità di riprovarlo in notturna. Passato nuovamente il Città di Fiume, proseguo senza sosta verso la Casera Prendera, la strada bianca è un’autentico spettacolo paesaggistico: Civetta, Pelmo , Marmolada, Sella Antelao, Sorapiss, bellezze da far girare la testa….qualche camoscio oltretutto mi fa compagnia sulle cime circostanti, io proseguo nel silenzio primaverile…

Arrivato alla Forcella Col Duro devio decisamente ad Est , cercando la traccia in salita che dapprima si inerpica sui prati poi passa attraverso un ghiaione di blocchi grandi , sebbene sia inizialmente sfuggente, in un secondo momento diviene ben evidente e marcata contrassegnata dagli ometti , mantenendosi sempre a sud rispetto alle pareti del Becco di Mezzodì sale ad una piccola forcella che delimita appunto il Becco ai contrafforti della Rocchetta.

Appena si arriva alla nuova forcella lo spettacolo diviene meraviglioso anche a nord in quanto nulla si oppone alla vista della conca ampezzana…i contrafforti della Rocchetta rivolti a sud stonano con i dolci pendii rocciosi rivolti a nord che offrono una salita molto semplice alla cima….Dopo una piccola pausa, proseguo seguendo larga cresta che con qualche tratto di neve primaverile mi consegna finalmente alla croce di vetta…

Sono da solo in vetta, due trekkers mi stanno raggiungendo ma sono ancora ben lontani dalla meta , mi gusto quindi mezzoretta di tranquillità, giusto il tempo di fare qualche foto , di ammirare il panorama e di assaporare nuovamente l’aria frizzante della primavera dolomitica, dopodiché comincio la discesa finale verso l’auto e verso casa…

qui sotto la galleria di immagini della gita ! alle prossime uscite , sempre guardando verso l’alto !

A N D R E A

piccolo passaggio al rifugio
la primavera in dolomiti
sosta alla forcella de la Puina
qualcuno mi osserva dall’alto
gigantesco Pelmo, una roccaforte di pietra
alla forcella Col Duro con sguardo al Becco di Mezdì
seguendo la traccia verso la Rocchetta
Al passo, ormai manca poco , la cima è sulla sinistra
in vetta , finalmente
sguardo a nord , Becco di Mezdì, Croda da Lago e Tofane
La Rozes e la sua possenza , come una calamita per lo sguardo
Regina Marmolada
vetta e Antelao…giusto in punta
la baita giù in basso