Punta Civetta…finalmente su una delle vette più simboliche delle dolomiti , in solitaria e autosufficienza !
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Tramonto invernale a Cima Vacche salendo per Costa Schienon, l’Alpago non delude mai…
6 Marzo 2021

Eccoci tornati per un breve report valido per aggiornare il sito dopo molto tempo di inattività e lontananza dalle terre alte e dalle amate dolomiti…durante le feste di natale infatti, complice il passaggio alla famigerata “zona gialla” ho trovato il tempo di salire a Cortina per una gita in solitaria con gli sci da alpinismo…essendo appunto da solo ho preferito avventurarmi in zona ultra sicura, ma sentivo in ogni caso la necessità di stare un pò immerso nei miei pensieri cullato dalle familiari forme rocciose dei monti pallidi… L’idea era quella di salire al rifugio Palmieri sotto alla Croda da Lago attraverso il sentiero 432 che parte nei pressi di Cortina d’Ampezzo e che sale più o meno dolcemente in mezzo al bosco.

Un anno ricco di nevicate, questo , che hanno sommerso letteralmente il paesaggio rendendolo quasi irriconoscibile a tratti per la quantità di manto nevoso al suolo ( essere a livello dei cartelli stradali può far immaginare la quantità di neve ) e suona veramente come una beffa se pensiamo che proprio nell’anno della pandemia le nostre montagne si siano colorate così di bianco, e non si possa godere a pieno di questo paesaggio splendido.

Arrivo a Cortina abbastanza tardi , verso le 10:00 e in fretta e furia cerco un parcheggio nei pressi della contrada “Campo di Sotto” in zona campeggi per intenderci…lo trovo abbastanza lontano dal punto di partenza dell’escursione ma tanté…me ne faccio una ragione…la neve ha coperto chiaramente anche i piccoli spiazzi dove poter posteggiare l’auto… mi preparo di tutto punto e mi dirigo a piedi verso la partenza della gita, cioè la strada che porta al lago di Pianoze.

partenza
impressionanti nevicate
dopo la prima ora di bosco il panorama di apre

Calzo subito gli sci dopo pochi metri, la neve è copiosa anche in strada…con calma salgo in direzione della deviazione per il sentiero 432.

Paesaggio immacolato e non troppa gente mi fanno compagnia durante la salita, è una strada forestale che d’estate serve da punto di appoggio alla malga Federa, e che d’inverno è percorsa anche dalle motoslitte…

tutto sommato è una strada regolare, che sale con qualche tornante più ripido ma per lo più con pendenze modeste fino ad arrivare appunto alla malga Federa…da qui si apre il solito splendido paesaggio sulla conca ampezzana , Sorapiss Cristallo e Tofane…quello che di sicuro d’estate è un alpeggio per le bestie, in quest’inverno è una pianoro bianco candido…

paesaggi incantati

Dopo un paio d’ore arrivo alla malga Federa in tempo per una piccola pausa rigeneratrice , thé caldo , qualche biscotto, ma anche se sono al sole il freddo è pungente ( -10° ) quindi decido di mettermi subito in marcia nuovamente verso il rifugio Palmieri …il sentiero è logico e parte dietro alla malga, segue due risalti in mezzo al bosco e ti consegna finalmente al cospetto del lago e del rifugio stesso. Peccato che oggi la neve abbia completamente sommerso il primo e quasi sommerso il secondo dato che si può tranquillamente toccare le finestre del piano rialzato… incredibile.

Pausa tecnica , il sole sta scendendo e qui a est sono completamente in ombra…ci saranno circa 15 gradi sotto lo zero, dopo aver appoggiato pochi secondi la mascherina a terra la riprendo in mano che è tutta rigida e congelata…devo sbrigarmi…mi metto il piumino e dopo aver cambiato assetto agli sci comincio la lunga discesa verso valle !

al lago verso il Becco di Mezzodì
il rifugio
il “lago”

Spero possiate godere anche voi dello splendido panorama che si gode da questo angolo famoso delle Dolomiti, in estate o in inverno poco importa, l’importante è contemplare la magia di questi luoghi

a presto , seriamo che le prossime avventure siano alle porte e questo momento tragico finisca definitivamente riconsegnandoci ad una vità migliore di quella di prima…più consapevole, più serena, più altruista e genuina !

A N D R E A