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Finalmente arriva il fatidico “fuori stagione” sulle “nostre” montagne…è metà ottobre e la maggior parte dei rifugi alpini chiude l’attività estiva aprendo i locali invernali…di conseguenza anche il classico pubblico che frequenta i sentieri alpini non si avventura per sentieri senza avere la certezza di trovare un riparo sicuro…che magari sia anche disponibile a soddisfare fame e sete…insomma…il fuori stagione è per intenditori, specialmente per alpinisti, per chi sa bene che la montagna spesso e volentieri non è solo chiasso e affollamento , ma soprattutto zaino pesante sulle spalle pronto per ogni evenienza , silenzio assoluto , una notte senza la certezza di un ricovero garantito…insomma…la montagna fuori stagione regala ancora molte sensazioni di purezza che ahimè d’estate e d’inverno spesso sono andate a perdersi..

 

la partenza, il bacino idrico nei pressi della malga Sorgazza ci regala un bel riflesso

la meta per questa nuova uscita è lo splendido massiccio di Cima d’Asta , e l’idea è quella di scattare qualche fotografia dalla cima di questa montagna di granito …è infatti uno dei primi massicci montuosi di rilievo che si incontrano salendo dalla pianura padana e cosa non da poco, offre una vista meravigliosa a 360 gradi sulle dolomiti e sulle prealpi tutte…è una montagna aspra , isolata, che richiede fatica in salita quanto in discesa.

I sentieri che ne salgono i versanti si svolgono spesso su massi di granito , lisce placche levigate , e non nego che la domenica pomeriggio siamo tornati al punto di partenza con i piedi frantumati…dopotutto azzardare la salita con le scarpe basse è pura follia , un passo falso e il rischio di farsi del male è molto alto ! La partenza di questa bella nuova uscita autunnale è la famosa Malga Sorgazza , in val Malene…splendido avamposto per molteplici escursioni è comunque rinomata proprio per essere la base di partenza per il rifugio Brentari…proprio il rifugio posto sotto al nostro target fotografico e soprattutto la meta del nostro primo giorno di salita.  ( Siamo partiti da casa verso le 14:00  e cominceremo a camminare non prima delle 16:00  )

L’idea è quella di salire al rifugio che dispone di un bel locale invernale, cenare e pernottare li per poi a notte fonda partire alla volta della cima. Al parcheggio ci sono molte auto, questo mi insospettisce fin da subito…eppure il rifugio è chiuso…quanta gente è salita oggi ? speriamo che scendano sopratutto…una notte all’addiaccio non mi entusiasma…abbiamo i sacchi a pelo ma la temperatura scenderà un bel pò  e il vento in questi luoghi gioca sempre una carta a sorpresa !

Dopo circa 1 ora di salita cominciamo ad incrociare parecchi trekkers che scendono verso valle e il sospetto che la notte non saremo soli trova concretezza nella loro voce…” stasera sarete in un bel pò  dormire in quota , abbiamo incrociato circa 7/8 persone che salivano”…. nella mia testa faccio un paio di conti veloci … ” 6 posti nel locale invernale del rifugio, 2 posti nel bivacco posto poco sotto la vetta ….caspita  siamo a rischio…e oltretutto siamo tra gli ultimi che stanno salendo”

Dopo un rapido briefing con mio fratello decidiamo che vale la pena continuare a salire…all’arrivo al rifugio decideremo come comportarci… ma si continua…il tempo è bellissimo non vale la pensa lasciare proprio ora…siamo a metà del tragitto verso il rifugio…i boschi lasciano lo spazio ai prati costellati di rocce qua e là, torrenti e cascate…è un’autentico angolo di wilderness !

 

oltre il bosco saliamo verso il rifugio Brentari , le luci del tramonto sono ormai vicine

Sono circa le 19:00 quando finalmente siamo in vista del lago di cima d’Asta e del rifugio Brentari poco distante, ci dirigiamo verso il locale invernale e i timori erano fondati…siamo in 7 che dormiremo questa notte in quota e il bello è che il ricovero ha solo 6 posti letto…ma non ci scoraggiamo più di tanto…stringendoci un pò staremo benone e al calduccio…la serata intanto è veramente magica…senza una nuvola in cielo e con una brezza non troppo fastidiosa, dopo un tramonto infuocato che non riusciamo a fotografare le aspettative si concentrano sulla notte che sta per arrivare. Nel frattempo nel bivacco c’è un grande fermento e tutti si preparano qualcosa da mangiare per cena…noi ci trattiamo bene perché tra tutta l’attrezzatura da escursione e fotografica,  nello zaino ci sono stati anche 3 canederli a testa oltre al fornelletto e all’acqua…un pò di brodo e la cena è servita…rigenerante e calorica…ci serviva proprio dopo la faticaccia della salita !

 

la magia della luna piena sul lago di cima d’Asta !

splendide atmosfere con la luna piena e il rifugio poco distante

dopo una bella sessione fotografica con la luce splendida della luna piena a colorare il panorama intorno a noi , decidiamo che è ora di rientrare al rifugio e coricarci per la notte…siamo stanchi e tra poche ore ci aspettano ancora circa 500 metri di dislivello…e soprattutto da fare in notturna..quindi dobbiamo essere assolutamente carichi e concentrati. Puntiamo quindi la sveglia alle 4:00 circa , in modo tale da avere un pò di tempo utile per gestire la salita alla cima e per fermarci di tanto in tanto per qualche scatto….si dorme !

in piena fase rem la sveglia suona…un veloce cenno di intesa e siamo belli che pronti…lasciamo al locale invernale tutto il materiale superfluo..ci carichiamo negli zaini solo fotocamere e obiettivi…l’immancabile treppiede e soprattutto i vestiti caldi…alle 4:30 siamo fuori dal rifugio pronti per cominciare la salita e con nostro stupore notiamo che la luna è tramontata e ha lasciato spazio al solito incredibile cielo stellato…si parte !

saliamo veloci e seguendo il sentiero e le tracce segnate aggirando grossi blocchi di granito arrivando così alla Forzeleta, una forcella che consente di cambiare versante della montagna..e di sbucare a est…una piccola pausa di 5 minuti…tutto è magico silenzio e stelle…è difficile spiegare la bellezza del cielo in queste circostanze !

 

alla Forzeleta ci fermiamo per immortalare la magia della notte stellata…la cima da salire è quella a sinistra

dopo una discesa che richiede la dovuta attenzione ( c’è un cavo metallico stile ferrata ) affrontiamo un tratto pianeggiante che conduce alla schiena della montagna…sono le 6:00 quando attacchiamo la schiena affaticati…ma manca poco e siamo in perfetto orario…l’alba è alle 7:15 circa e noi stiamo affrontando gli ultimi passi prima di raggiungere la  cima…ci siamo…tempo ideale anche se un pò ventilato…nubi in pianura…ma qui è uno spettacolo!

non appena raggiungiamo la cima dal bivacco posto poco sotto esce un simpatico ragazzo , Marco , che con il suo cane ha dormito da solo in cima…non a caso la sera prima abbiamo notato una frontale che luccicava…dopo i soliti convenevoli cominciamo tutti a fare foto…poco prima dell’alba poi anche i nostri “coinquilini” del locale invernale del rifugio arrivano in cima…siamo in moltissimi a condividere questo momento…sinceramente non ho mai assistito ad un’alba con così tanta gente 🙂

e poi il sole arriva…con i suoi caldi raggi … ed è sempre una poesia !

in cima al momento giusto…comincia ad albeggiare

 

grandiose atmosfere !

 

luce calda del sole e vallate all’ombra fredda della mattina

è sempre difficile spiegare cosa voglia dire ammirare la nascita di un nuovo giorno da luoghi come questo…è veramente qualcosa che ripaga sempre la fatiche fatte…tutto è al posto giusto…non cambieresti nulla di una scena del genere…neanche il vento gelido che ti congela le mani e che cerchi in tutti i modi di evitare…neanche la stanchezza fisica, il sonno e la voglia di riposare…nulla è li per caso e tutto è li per farti assaporare la VITA come dovrebbe essere sempre vissuta..IN PACE !

 

luci e ombre ma pur sempre magia 

…sono le 8:30 quando , dopo una chiamata a casa dalla cima, decidiamo che è ora di scendere…ci aspetta , infatti, un’interminabile discesa verso l’auto , con i piedi che agli ultimi passi poco prima di arrivare al parcheggio  gridano pietà ! durante la discesa rimaniamo incantati dai colori splendidi dei boschi , dagli aghi che con il vento creano una vera e propria pioggia sopra le nostre teste , da un cielo incredibilmente azzurro che esalta ancor di più i colori caldi dell’autunno…un’ultima romantica immagine corona  questa nostra gita veramente splendida. 

l’inverno è alle porte, la stagione più rigida e difficile del regno delle alte quote sta arrivando e speriamo che tra salite alpinistiche e uscite fotografiche ci conceda di assaporare come sempre l’anima della montagna.

a presto

Andrea

 

spettacolo autunnale