In notturna sulla Cavallazza
29 Settembre 2018
Ritorno alle Tre Cime, notte e alba fuori stagione
29 Settembre 2018
La prima domenica libera dopo molte di lavoro non poteva che essere sfruttata per salire in montagna e gustarsi un pò di silenzio, luci e colori. Carico di tutto il materiale quindi parto sabato sera dopo lavoro con Gabriele verso le 20:00 direzione Passo Fedaia, con il progetto di passare la notte  al Bivacco Bontadini sulla cresta del Padon.

Arriviamo al Passo alle 22:30 da Malga Ciapela, le nuvole minacciose che ci accompagnano durante il viaggio in auto svaniscono nei pressi di Alleghe lasciando spazio ad ampie zone di cielo sereno anche se velato da qualche nube di passaggio. Lasciata l’auto nei pressi del Rifugio Passo Fedaia sistemiamo gli zaini…il buio ci nasconde la vista del versante nord della Marmolada, ma la neve che rischiara le tenebre ci fa intuire l’imponenza della regina delle dolomiti , calma e silenziosa in questa notte quasi calda , ( 5° l’estate starà arrivando ? )   😀 … intorno a noi regna il silenzio più assoluto…non si sentono neppure gli aerei in cielo…quasi irreale…mi aspetterei di sentire qualche ruscello di disgelo… ma niente…meglio così…ci gustiamo le stelle nel cielo…

 

il bivacco

 

notti dolomitiche

Partiamo per la salita,  che nella prima parte conduce al Rifugio Padon tramite la pista da sci invernale che ora è una strada bianca sgombera dalla neve, ( sentiero 699 ) , la tempistica è di 1:30 h dal Fedaia al bivacco, noi in circa 30 min. siamo al Rifugio ( e non è che siamo saliti di corsa , sia chiaro, avendo gli zaini stracarichi, di buon passo si  !….ma nulla di esagerato ).
Poco dopo essere arrivati al Rifugio e alla stazione di salita a monte della seggiovia , ci imbattiamo in uno dei tanti segni della prima guerra mondiale, ( qui combattuta aspramente tra l’esercito austriaco e quello italiano ) , è un obice da artiglieria tutto arrugginito ma che fa ben intendere le bordate che era in grado di scaricare… dopo una piccola sosta tecnica ripartiamo alla ricerca del sentiero di salita al bivacco Bontadini ( sentiero 636 ) , bivacco che raggiungeremo di lì a 30 minuti dopo un tratto di mulattiera abbastanza impegnativo e attrezzato di cavi metallici per salire alcuni salti di roccia ( nulla di preoccupante ) .
TEMPO DI SALITA 1 ORA IN PUNTO. siamo al Bivacco ! sono le 23:30 circa. Io provo ad entrare ma la porta risulta chiusa provo nuovamente e con grande sorpresa sento delle voci all’interno…
sono due ragazzi liguri che sono arrivati nel pomeriggio e che di punto in bianco nel dormiveglia notturno si vedono arrivare NOI due DEMENTI… :D:D:D….forse anche facendo un colpo dalla paura mi aprono sorpresi !! …MI SPIACE PER LORO…NON VOLEVO ROVINARE UNA TRANQUILLA NOTTE DI MEZZA PRIMAVERA… :D:D
Dopo i convenevoli e le presentazioni di rito, io e Gabriele  sistemiamo i sacchi a pelo e  il fornello…poco dopo  procediamo con la cena…che consumeremo alle 24:00 circa….i soliti , amati , veloci e CALORICI , TORTELLINI ALLO SPECK IN BRODO ! FANTASTICO !!!!!!!

Dopo l’agognata cena usciamo per qualche scatto ma il cielo si è coperto di qualche velatura più spessa , di stelle , tranne qualche porzione di cielo neanche l’ombra.. in lontananza si vedono i lampi dei temporali notturni della pianura, noi rimaniamo fino alle 01:00 fuori a scattare…per poi tornare dentro al ricovero.

Il bivacco ha una capienza di 6 posti letto su panche di legno, i muri sono di pietra, ed è accostato alla roccia di un grosso masso, il tetto di lamiera…insomma BELLO E CALDO…QUASI UN ALBERGO ! , posizionato su un luogo di incredibile bellezza paesaggistica e storica, sono molteplici i resti della guerra,  da qualche muro a secco fatto dai soldati a qualche vedetta.

Alle 01:00 siamo in “branda”  e impostiamo la sveglia alle 04:45 per assistere all’alba……..sveglia , ahimè ,  che suona puntuale :D:D …Mi alzo ed esco…il cielo è terso e limpido… a est comincia a colorarsi…siamo perfetti in termini di tempo…sveglio Gabri che in poco tempo è in piedi. 
Saliamo alla cima della Mesolina, per gustarci l’alba che arriva con la sua carica di colori !  Dopo l’alba scendiamo nuovamente al bivacco per un bel thè caldo…in cima infatti tirava un bel vento freddo…qualcosa di caldo serve !

 

l’inconfondibile sagoma delle Tofane

 

l’alba in quota..sempre fantastica

Ci gustiamo il primo sole del giorno con i primi richiami delle marmotte che da qualche settimana sono uscite dal letargo…TOP !!!!!!!.

Dopo la colazione ci dirigiamo verso le gallerie scavate durante la guerra all’interno della parete rocciosa della Mesolina , opere incredibili che lasciano ben immaginare le condizioni di combattimento dei primi anni del 900… ( altro che droni telecomandati ). La galleria conduce all’attacco della via ferrata “delle Trincee” bella e molto panoramica, che penso di fare quest’estate con Valentina ! Tornati al Bivacco ci carichiamo gli zaini in spalla e salutando i ragazzi,  prendiamo la via del ritorno ripercorrendo il sentiero verso valle , fermandoci ogni tanto per ammirare i spettacolosi panorami e osservare le marmotte che si rilassano ( a debita distanza ) sui massi scaldati dal sole….

 

le gallerie scavate nella roccia

 

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