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Ben ritrovati amici lettori,

dopo una pausa tecnica dalle montagne per vari impegni venerdì 1° novembre ho ripreso in mano la reflex per concedermi qualche ora in solitudine… è un periodo difficile per svariate cause che non sto qui ad elencarvi, e il ponte di ognissanti mi ha dato l’opportunità di ritornare finalmente a respirare un pò d’aria d’autunno in quota.

Autunno , la stagione forse migliore per andar per monti, i boschi dal verde vivo dell’estate esplodono letteralmente con migliaia di sfumature cromatiche, dal giallo intenso al rosso vivo, le pareti si preparano a ricevere la prima neve e la maggior parte delle persone preferiscono stare a casa, al caldo , per la gioia degli animali che si riversano nuovamente nei pascoli , certi di non essere disturbati da flotte di esseri umani chiassosi e maleducati. Le previsioni lasciano uno spiraglio di bel tempo venerdì, nuvolosità in aumento in serata ma in giornata il tempo viene dato per buono, e allora mi decido a fare una piccola passeggiata nei pressi del Rolle. In particolare non sono mai salito sulla Cavallazza ( circa 2300 m. ) , cima posizionata nelle vicinanze del passo a poco più di 1:30 h a piedi dall’auto.

Le previsioni inoltre danno anche la probabilità di nubi basse nelle valli, lo spero vivamente, non ho vai goduto della visuale meravigliosa del mare di nubi dall’alto e non ho mai scattato in queste condizioni particolari.  Sono nei pressi di Fiera di Primiero , il cielo è coperto , il limite delle nubi sarà attorno ai 1800 metri e ciò è un bene ,  penso tra me e me,  se sbuco a passo Rolle che c’è il sole allora va alla grande. Come d’incanto, poco prima del Passo nei tornanti impervi che mi fanno ricordare la fatica in bici fatta pochi mesi fa la luce si fa sempre più intensa ed infine la foschia cede al sole che illumina i pascoli !!!

Sono le 12:00 parcheggio l’auto, mi vesto e sistemo l’attrezzatura, cavalletto, macchina fotografica, pranzo e acqua…sono pronto…parto.

Salendo per il sentiero guadagno quota e ogni tanto mi fermo a osservare il gioco di movimenti che le nuvole fanno svalicando il passo e scendendo verso Paneveggio, il sole le riscalda e loro si alzano nell’aria…salgo per quelle che d’inverno diventeranno le piste da sci, e che ora sono dei prati d’erba.

 

oltre le nuvole solo l’azzurro del cielo


Arrivo al bivio che mi segnala l’inizio del sentiero per le cime Tognazza e Cavallazza, è molto umido,  segnale di un autunno insolitamente caldo cheha sciolto la neve caduta nelle scorse settimane. Salgo tra lastroni di granito che delimitano il sentiero alle parti e arrivo in una sella dove spero di osservare il versante delle Pale che da sul Primiero.

al sole mi avvicino, saluto e poi mi accorgo il motivo di tando stupore…Le Cime si alzano dalla nebbia come gli scogli dal mare, il mare in questo caso è di nuvole , il mio desiderio si è realizzato a pieno, dalla parte del passo Valles le nubi sono più sparse , la valle del Primiero invece è coperta da una coltre di nubi densa e lineare.

Se il cielo rimane così , penso, oggi sarà un giornata memorabile. 

Salgo quindi verso destra, in direzione Tognazza, sentiero un pò irto ma sempre bello e panoramico si accosta alle piccole pareti rocciose della cima, scavate dai soldati nella Grande guerra queste gallerie lasciano intendere che vita facevano i soldati, sempre appostati per difendere questo che era un avamposto molto importante dato che godeva di una posizione strategica molto significativa.

sono in prossimità della cima e faccio una sosta tecnica per bere un pò d’acqua e togliermi qualche vestito, (  lo zaino fotografico è comodo ma risulta bello  pesante a pieno carico ).  mi disseto e osservando il panorama noto un camoscio che placido si sta rilassando al timido sole, io mi abbasso e cambio subito obiettivo, innesto il tele e scatto immediatamente…… è lontano l’animale !!! ( in tutti i sensi )… e allora… via zaino e vestiti sgargianti… provo ad avvicinarmi…scendo per il pendio agevolato da qualche masso che mi nasconde, ma purtroppo scivolo su qualche detrito che probabilmente lo spaventa, mi sporgo sperando che sia ancora li,  ma niente… !!! MALEDETTTOOOOO…. :D:D:D

 

 

amici autunnali

 

Ebbene quando dico che l’assenza delle persone in giro per i sentieri avvicina alla natura intendo anche questo, osservare gli animali nel loro ambiente è sempre bellissimo.

Proseguo la camminata e arrivo alla Forcella Cavallazza , crocevia di sentieri che portano in cima all’omonimo Monte , meta dell’escursione…ancora qualche decina di metri di dislivello e potrò riposare nella pace del silenzio.

Salgo le ultime rampe quindi, verso la cima e arrivo alla croce di legno con il fiatone!. In cima trovo una coppia di ragazzi e come di buona abitudine scambio due parole su cime ed escursioni. Dopo una telefonata a casa  e un bel panino saluto i ragazzi che scendono verso l’auto e rimango solo a gustarmi il panorama.

Sono contento, perché riesco a dedicare un pò di tempo a me stesso, rimango seduto per una buona ora sui massi che fanno da piedistallo alla croce di vetta, senza rumori , osservando i colori che cambiano ogni volta che il sole sbuca dalle nuvole. Sono circa le 14:30, o poco più e mi decido a scattare qualche foto con gli ultimi raggi disponibili, infatti osservando il cielo,  le velature e la nuvolosità si stavano  facendo via via più insistenti  pregiudicando il tramonto ( purtroppo ). Con gli ultimi raggi in ogni caso riesco in qualche angolazione degna di foto , eseguo anche una panoramica di 6 scatti verticali che ritrae benissimo le condizioni meravigliose intorno alla cima. Soddisfatto !  ne sono certo il tramonto sarà per la prossima, il sole svanisce completamente , unica pecca della giornata….

Cavallazza

 

che condizioni !

Il Castellaz

Comincio la discesa alle 15: 30 con ancora molta luce, dopo essere arrivato alla forcella seguo per il sentiero di andata verso il Rolle.. voltandomi verso la Tognazza mi accorgo che il camoscio di prima è di nuovo li che scruta i miei movimenti, ( furbetto lui… 😀 😀 )  questa volta è molto più lontano e non ci penso proprio a salire nuovamente, beato lui che di pensieri non ne ha e si gode questo panorama da sempre. Proseguo la discesa e le nubi che prima ammiravo dall’alto  mi inghiottono in poco tempo…

 

la nebbia monta verso di me…è ora di scendere

Resoconto finale :

Le tempistiche di questo giro sono veramente contenute, come anche le pendenze e la difficoltà del sentiero, motivo per il quale queste cime in alta stagione sono super frequentate, consiglio quindi una gita in mezza stagione, forse meglio in autunno per i motivi che ho elencato prima , bella variante potrebbe essere scendere ai laghi di Colbricon, molto famosi…In ogni caso, circa 1:45 h dall’auto alla Cima Cavallazza prendendo tempo per foto e visita agli avamposti bellici e alle trincee, circa 1:00 h di discesa complessiva , consiglio un bel binocolo che può servire in mezza stagione per l’avvistamento della fauna. Ottima visuale sulle Pale e i Lagorai, consiglierei il tramonto in cima,  d’estate , in condizioni perfette si gode  di un paesaggio incantevole che spazia fono alla parete sud della Marmolada.  Andateci ne vale la pena, spero che le foto rendano  !