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Bivacco Sief , sci alpinismo e tramonto in solitaria
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Un’uscita memorabile…non esagero…l’ultima uscita è stata straordinaria, vissuta e faticata in luoghi bellissimi, in compagnia di compagni strepitosi…assaporando con gli occhi e con il cuore il colore meraviglioso dell’alba e immergendo l’anima nei miliardi di stelle della notte…dormendo in un luogo magico come il bivacco Luca Vuerich.

Partiamo sabato mattina di buon ora da Padova e arriviamo verso le 10 circa nei pressi del parcheggio sottostante al rifugio Brazzà ( altopiano del Montasio, Alpi Giulie ) , l’obiettivo di questo weekend in cui mi faranno compagnia Jack, Gio e Claudio è il pernottamento al bivacco Luca Vuerich , forse tra i bivacchi più belli del triveneto , nonché il più alto bivacco del Friuli Venezia Giulia, ( ben 2531 metri ).

Questo ricovero eretto nel 2012 offre un visuale splendida a 360 ° su Montasio , Canin , Jof Fuart e molte altre vette…per una volta le dolomiti non la fanno da padrone, sono lontane a ovest e da qui poco distinguibili. Poco male !

Avevo letto della wilderness delle Giulie, e mi affascinava l’idea di viverla da vicino , luoghi poco visitati dall’uomo e territori dominati da stambecchi e camosci , cervi e caprioli e più di rado orsi e linci, insomma , un territorio che sa regalare emozioni , con i paesaggi certo, ma anche con incontri inaspettati .

in preparazione dal parcheggio sotto al rifugio Brazzà

Partiamo dall’auto carichi come i muli…. zaini pesanti, cibo, fornello , acqua, cambi vari e l’immancabile reflex completa di obiettivi e cavalletto, in sostanza la schiena e il mio ginocchio sinistro ( che da mesi mi fa penare e non poco ) a fine giornata reclameranno vendetta, ad occhio e croce sono circa 20 i kg che ho deciso di portarmi fino al bivacco e sogno fin dai primi passi l’arrivo ai comodi letti che lo caratterizzano…

Da subito però siamo dubbiosi , di auto ce ne sono molte al parcheggio , il week end è dato come stabile in quanto a meteo , quindi temiamo fin da subito che non saremo soli in cima, ma la domanda principale è…ci sarà già qualcuno che ci ha fregato sul tempo ? dopotutto il bivacco ha solo 8 posti letto e se fossero occupati sarebbe dura dormire per terra !!!!

La temperatura è piacevole tanto che ci svestiamo subito di qualche indumento di troppo…il sentiero si inerpica subito con pendenze degne di nota dapprima su pascolo che poi diventa mulattiera e in secondo momento costeggia alcune pareti di roccia e a suon di zig zag ti fa alzare di quota considerevolmente , in questa prima parte si segue il segnavia 664.

Aumentando di quota il panorama diventa via via sempre più affascinante, con a farla da padrone la parete sud dello Jof di Montasio (2753 metri ) …un ottimo obiettivo alpinistico del prossimo futuro e montagna simbolo delle Giulie ! la meteo nel frattempo è strepitosa !

in salita con il Jof di Montasio di fronte
panorami meravigliosi quasi in cresta

Arrivati ad un bivio , dove il sentiero volendo porta alle Cime di Terrarossa , noi seguiamo la traccia verso ovest con evidenti segnali per attaccare il sentiero alpinistico attrezzato “Ceria Merlone” . Dopo un primo tratto in falsopiano si sale ancora verso la forcella che introduce alla via ferrata attrezzata sul versante ovest. da questo punto troviamo le prime chiazze di neve, è una sorpresa, non pensavamo che il versante riparato fosse così innevato e capiamo subito che dovremo fare molta più attenzione del necessario , la varie persone infatti salite e scese nei giorni scorsi , hanno reso il sentiero insidioso e tratti ghiacciato….

Partiamo facendo molta attenzione, ci siamo già imbragati e dopo aver allacciato il casco siamo pronti per affrontare la parte più delicata della salita di oggi ! dopotutto la forcella è sferzata dal vento e dobbiamo muoverci per rimanere caldi !

quasi arrivati alla forcella
inizia la parte delicata…tanta neve e ghiaccio

dopo alcuni salti di roccia ottimamente attrezzati , continuiamo a salire in direzione della cresta, le nuvole nel frattempo si stanno alzando , la ferrata comunque è piacevole, mai difficile , con qualche passaggio atletico ! i miei compagni di avventure salgono senza problemi , io nel frattempo mi diverto a catturare con la reflex atmosfere e prospettive particolari , aiutato anche da un ambiente veramente affascinante.

passaggi fotogenici
sulla cresta ! la nuvole oramai hanno inghiottito la montagna

dopo circa un ora di salita arriviamo sulla cresta , e un camminamento in falso piano ci consente finalmente di raggiungere l’agognato bivacco dopo 4 ore di salita incessante, nel frattempo le nuvole ormai hanno coperto tutto ! appena arrivati notiamo che ad attenderci c’è solo una coppia ( che avevamo incontrato al parcheggio di partenza ) quindi estasiati non attendiamo oltre e ci accaparriamo le brande libere, siamo felicissimi e meravigliati dalla bellezza di questo ricovero !

finalmente il bivacco
all’interno del meraviglioso bivacco Luca Vuerich

Fatto completamente in legno , con comodi materassi , una quantità imbarazzante di coperte, pulitissimo , e addirittura con il pannello solare e luci interne a led siamo assolutamente sicuri che chiamare “bivacco” una cosa del genere sia assolutamente dispregiativo , qui si sta parlando di Hotel di alta quota 🙂 . Dopo i convenevoli non aspettiamo oltre, ci lanciamo in branda e ci riposiamo dopo la fatica fatta !

Il pomeriggio passa tra una risata e l’altra, qualche parola con i nostri coinquilini e qualche capatina all’aperto di tanto in tanto ad ammirare il panorama che a dir la verità si fa notare gran poco data la nebbia… Intanto arrivano altre persone , e altre ancora…insomma non la faccio lunga …a cena saremo in 14 !!! su un locale che può ospitarne 8 !!! inutile stare qui a raccontarvi le acrobazie per far si che tutti avessero un posto semi comodo dove coricarsi per la notte, fatto sta che bene o male tutti hanno trovato un piccolo angolino dove dormire, ( i più pazzi due ragazzi austriaci che hanno ben pensato di dormire sotto alle mensole con uno spazio utile in altezza di non più di 30 cm…. robe da pazzi…ma soprattutto regalandoci ottimo materiale per le risate di tutti noi italiani che non riuscivamo a non ironizzare sulla posizione alquanto”difficile” degli amici di oltre confine ) 🙂 🙂

Come detto durante il pomeriggio la nebbia la fa da padrone , ma poco prima di cena, al tramonto, qualche apertura delle nuvola lascia lo spazio per qualche suggestiva fotografia…no aspetto altro…macchina alla mano esco e scatto qualche bella foto

dopo il tramonto di nuovo nebbia…poco male la cena ci aspetta e i soliti canederli finiscono nel pentolino in men che non si dica.

Siamo tutti all’interno del bivacco e insieme ci si racconta, si ride e si scherza ! si fa un pò di comunità , cosa che risulta assai difficile da fare tra sconosciuti in altri contesti…ma la montagna si sa…ti mette in condizione di raccontarti e ad ascoltare chi ti sta accanto….

la meteo in ogni caso dà una finestra di bel tempo dalle 23:00 in poi, quindi assieme ad altri due ragazzi di Venezia decidiamo di tentare la buona sorte mettendo la sveglia proprio a quell’ora…sarò io , dato che sono il più vicino alla porta d’uscita vedere se le condizioni saranno buone , e se tutto sarà come mi aspetto, farò un cenno e usciremo ! ci corichiamo quindi sperando nella buona sorte..

la sveglia inesorabile suona alle 23:00 in punto..mi sveglio un pò intontito , a fatica esco dal sacco piuma , apro la porta e…..SBAM ! un cielo strepitoso e pieno di stelle copre la mia testa…rientro…i ragazzi sono seduti…faccio un solo cenno…. ” ok, fuori è ok !!!! usciamo !!”

la notte
mentre tutti dormono …qualcuno si gode il panorama
sopra al bivacco

Difficile come sempre raccontare le emozioni che scaturiscono quando sei sotto al cielo stellato in alta montagna…quello che mi sembra sempre di provare è una sensazione di incredibile piccolezza di fronte a tanta vastità…un granello di sabbia, ecco cosa mi sento…

L’ora passata all’aperto sabato sera mi ha fatto bene….era da tanto che non godevo del cielo stellato e questa meraviglia è necessario viverla periodicamente per sentirsi in pace con noi stessi !

Dopo un’ora sotto lo zero decido che è ora di rientrare e cercando di fare meno confusione possibile entro in bivacco e mi corico per dormire…ma prima punto la sveglia alle 06:00 !

Dopo qualche ora di riposo la sveglia suona e tutti bene o male cominciano a prepararsi per l’alba…lascio che qualcuno esca e poi mi preparo anche io con tutto l’abbigliamento pesante disponibile ! esco e lo spettacolo è incredibile…lascia presagire un’alba stratosferica…le nuvole in cielo sono già cariche di colore …il cielo è terso e limpido…ad est il sole sta facendo capolino….tutti insieme non facciamo altro che attendere che i raggi escano dall’orizzonte e che ci scaldino ma prima lo spettacolo è veramente meraviglioso

sguardo all’orizzonte verso il Pelmo e l’Antelao

un’alba bellissima…piena di colori , una scenografia spettacolare con il bivacco da una parte e tutte le montagne attorno a noi che si colorano man mano…è stata mozzafiato non c’è che dire !!!

dopo questi momenti unici torniamo al bivacco per fare colazione, alcuni ragazzi sono già andati via, noi invece stiamo tranquilli e ci godiamo un pò di pace , dopodiché essendo gli ultimi ospiti ad essere rimasti puliamo tutto il locale, sistemiamo le coperte e lasciamo in ordine meglio di come l’avevamo trovato…sono le 09:00 quando chiudiamo il bivacco completamente. Decidiamo quindi di non ridiscendere dal percorso di andata ma di proseguire lungo il sentiero attrezzato.

è domenica…si riparte

il sentiero prosegue sulla parete della montagna e tramite qualche sali scendi segue una cengia a tratti impressionante…ci sono momenti in cui bisonga camminare su un sentiero non più largo di 30 cm. con il baratro a destra che può far impallidire anche un alpinista esperto…raccomando la massima attenzione, soprattutto se lo percorrete come noi che abbiamo trovato qualche sezione di ghiaccio e neve…OCCHIO ! in ogni caso il sentiero in alcuni punti è una vera propria ferrata , quindi raccomando inoltre tutto il materiale di assicurazione compreso il casco…dato che si attraversa terreno composto da cenge non di rado possono cadere sassi dall’alto mossi dal vento o dagli animali !

vietato mettere male il piede qui il cavo non è presente

la mattina prosegue alla grande fin tanto che al bivio del sentiero dove lo stesso devia a nord decidiamo di scendere verso mala Gregnedul ,è ora di tornare all’auto , anche perché abbiamo ricevuto info durante il sentiero da alcune persone che la zona a nord è pericolosa in quanto coperta dalla neve e dal ghiaccio…sarebbe sciocco affrontarla senza ramponi e materiale idoneo…siamo comunque appagati del week end…ma ciliegina sulla torta…poco dopo aver imboccato il bivio in discesa verso la malga avvistiamo uno stambecco !!! spettacolo puro…lo si riconosce dalle corna lunghe e curve…è bellissimo !

ma non è tutto dopo un’altra ora di estenuante discesa nei pressi del sentiero ce ne sono altri 3…dico 3 !! che stanno belli placidi e ci osservano a non più di 5 metri da noi…incredibile ! non posso fare altro che scattare un sacco di foto al re animale indiscusso dell’alta quota !

arriviamo quindi all’auto stanchi morti ma appagati per questo week end di pura magia sulle Alpi Giulie, condito da una meravigliosa compagnia…attorniati dalla bellezza del creato…proprio non potevamo chiedere di meglio! alle prossime uscite !

A N D R E A

PS: qualche info pratica sul giro sopra descritto :

  • i bivacchi sono di tutti , cerchiamo sempre di lasciarli più puliti di come li abbiamo trovati
  • per info del percorso potete contattare il rifugio Brazzà , con me sono stati gentilissimi e mi hanno fornito tutte le info necessarie : telefoni : 0433 54121 / 346 2280072
  • come detto inizialmente per arrivare al rifugio è necessario avere ( e usare correttamente ) il kit da ferrata compreso di casco
  • il bivacco è frequentatissimo in estate e in autunno , quindi se non volete vivere spiacevoli esperienze vi consiglio di salire già la mattina per la notte seguente, sarete certi di trovare posto confortevole !
  • essendo un bivacco, non è obbligatoria nessuna somma economica per il pernottamento , ma c’è comunque una cassetta di raccolta fondi per la manutenzione, viene raccomandata una quota di minimo 5€ a persona, ritengo che sia una cosa correttissima , visto l’impegno quasi quotidiano per mantenere un ambiente cosi’ accogliente ad una quota così elevata , noi abbiamo messo la quota nella cassetta senza batter ciglio ! ognuno poi faccia le sue considerazioni a riguardo
  • il bivacco è intitolato alla guida alpina e alpinista Luca Vuerich, potete leggere chi è stato a questo link , penso sia bello ricordarlo anche se non lo si conosceva di persona !